L’Accademia Valdarnese del Poggio propone, in questo secondo incontro del sesto ciclo "Visionari e/o Profeti" e parte del "Festival dell'Educazione", promosso dal Comune di Montevarchi e dal Forum della Pace e della
Cooperazione del Valdarno, un personaggio sicuramente noto ai più, ma che qualcuno ha definito giustamente profeta poco studiato: Martin Luther King.
Il suo messaggio incentrato sul valore della non violenza ha affascinato in certi periodi del secolo scorso generazioni di giovani. Ma via via come accade spesso, è andato sbiadendosi nel sentire comune, travolto da veloci cambiamenti culturali che hanno imposto altre icone.
Eppure dobbiamo purtroppo constatare che la sua testimonianza dovrebbe oggi essere più che mai presente nell’attuale tragico momento che il mondo sta attraversando.
Martin Luther King scrive, nel suo libro "Oltre il Vietnam", davanti ad una «società impazzita per la guerra»: «Per tutto il corso della mia vita ho rifiutato la violenza e la guerra come strumenti per arrivare alla soluzione dei problemi dell’umanità.
Sono fermamente persuaso del potere creativo della non violenza, come di una forza capace di condurre a una fraternità durevole».
Nel 1963, in una lettera dalla prigione di Birmingham (non molto tempo prima di essere assassinato) afferma «Un’ingiustizia fatta in qualunque luogo è una minaccia per la giustizia ovunque».
L’economista e filosofo indiano Amartya Sen, Premio Nobel per l’Economia nel 1998, commenta così le sue parole: «È difficile oggi trovare un bisogno sociale più urgente della resistenza globale al crescente autoritarismo nel mondo.
Tale resistenza può realizzarsi in molti modi differenti, ma la pratica sempre maggiore del leggere, del parlare, del discutere è indubbiamente parte di ciò che Immanuel Kant considerava «la libertà di fare uso pubblico della propria ragione in tutti i campi».
L’opposizione alla tirannia politica è ispirata dalle idee e dai libri. Per Martin Luther King, (...) deve essere un processo non violento.
Ed è anche un viaggio verso una pace duratura».
L'incontro sarà a cura di Padre John Boettcher (Maris Stella College).
