Il festival Orientoccidente propone ancora una volte le “musiche del mondo” e lo fa a Terranuova Bracciolini giovedì 8 agosto 6 alle ore 21.30, in piazza Liberazione. Di scena un ensemble di eccelenti musicisti guidato da Luigi Cinque e Stefano Saletti con la straordinaria cantante Urna Chahar-Tugchi, tre artisti che hanno fatto della capacità di esplorare linguaggi e mondi differenti il tratto distintivo di una lunga carriera.
Insieme a loro il talentuoso giovane polistrumentista Eugenio Saletti e Giampaolo Ascolese, storico e titolatissimo batterista jazz e contemporary. Il loro “Persephone” si presenta come un progetto musicale che attraversa i mari e le steppe, che porta a viaggiare dalla Mittle Europa al nostro Sud, all’Africa, agli echi del minimalismo e all’Oriente.
Si racconta con la magnifica vocalità di Urna Chahar-Tugchi, una delle più straordinarie e riconosciute voci della world music internazionale, mongola e al contempo cittadina del mondo, avendo vissuto tra Germania, Inghilterra, Egitto, Francia. Originaria delle “Steppe di Ordos” e poi diplomatasi in canto e composizione al Conservatorio di Shangai, Urna è considerata (con le sue quattro ottave di estensione vocale) una vera e propria star del canto internazionale con collaborazioni davvero prestigiose.
Quindi “Persephone” cammina sui confini ed è il frutto dell’incontro tra Luigi Cinque, uno dei compositori, strumentisti, performer più rappresentativi della frontiera tra antropologia della musica, scrittura musicale, parola e nuove tecnologie e il musicista polistrumentista e compositore Stefano Saletti, leader di Banda Ikona e profondo conoscitore degli strumenti e delle tradizioni musicali dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo ed esponente di punta della “world music” di profilo internazonale prodotta in Italia.
I tanti strumenti a corde della tradizione mediterranea suonati da Saletti (oud, bouzouki, saz baglama oltre a chitarra elettrica ed electronics), si uniscono ai fiati, tastiere e live electronics di Cinque (clarinetto, sax, duduk e il canto afro/druphad), in un gioco di rimandi a temi tradizionali e improvvisazioni, interagendo con le melodie di Urna. Su tutto vola sublime la sua voce in un processo di composizione in tempo reale.
Persefone – in Occidente almeno – è divinità femminile per eccellenza. Rapita dal dio Ade è dea ad un tempo del mondo delle ombre e, per i sei mesi restanti dell’anno, di quello luminoso della Terra dove con la Madre Demetra fa rifiorire la natura al suo passaggio. Persefone è uno dei miti fondanti del Mediterraneo e diventa il cuore di un lavoro musicale d’insieme altamente coinvolgente.
Biglietto di solidarietà: 3 €
Piazza Liberazione – ore 21.30
Comune di Terranuova Bracciolini
Assessorato alla Cultura.
ORIENTOCCIDENTE 2024
culture e musiche migranti
ventesima edizione #lastwaltz
Materiali Sonori
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