Dopo la rievocazione storica di domenica scorsa a Montevarchi, verrà festeggiata anche a Figline Valdarno, giovedì 30 novembre, la festa della Toscana, commemorazione annuale, istituita dalla regione per ricordare l’abolizione della pena di morte, voluta dal granduca Pietro Leopoldo nel 1786.
L’edizione di quest’anno verterà sul tema “La costruzione della Cultura Mitteleuropea dei Lorena e il rischio della sua distruzione”, già affrontato stamattina alle 10,30 con la lettura scenica “Chiudere/aprire” riservata alle scuole, e che verrà replicata stasera alle 21,30 presso il Teatro Garibaldi, ad ingresso libero.
Si tratta di uno spettacolo che affronta temi di grande attualità, come le migrazioni, i muri del passato e del presente, da quello di Berlino, a quello tra Israele e Palestina, fino alle barriere di Ungheria e Messico. Ad esibirsi in entrambe le occasioni i ragazzi dei laboratori teatrali dell’Isis Vasari e dell’Istituto Marsilio Ficino, con tanto di musica e coro ad accompagnare il tutto.
Inoltre la Festa della Toscana sarà anche l’occasione per consegnare il premio Bambagella, assegnato annualmente a chi si è contraddistinto per la sua opera al servizio della comunità, che quest’anno sarà consegnato a suor Simona della Congregazione Fraternità della Visitazione, impegnata da 17 anni nell’aiuto di donne e minori in varie situazioni di disagio e difficoltà, saranno presenti la presidente del Consiglio Comunale, Cristina Simoni, la sindaca Giulia Mugnai e il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani.