Si inaugura il 5 maggio alle ore 18.00 la mostra d'arte "Dalla gola del leone", con opere di Lorenzo Bonechi, Frank Dituri, Luigi Fatichi e Mauro Manetti e curata dal Direttore dell'Opera del Duomo di Firenze Timothy Verdon, pressi il palazzo del Podestà di Montevarchi; una mostra da non perdere a ingresso gratuito; cosa che non sminuisce assolutamente l'alto valore artistico dell'evento con all'interno pitture, sculture, mosaici e fotografie di quattro grandi artisti (tre toscani e un americano che vive da molti anni a Firenze) che per la prima volta viene proposta in Italia partendo proprio da Montevarchi.
comunicato stampa tratto dal sito del cumone di Montevarchi sotto indicato :
L’evento proposto all’Amministrazione Comunale da Gianni Vargellini, esperto d’arte che già nello scorso mese di novembre era riuscito ad allestire una bella e interessante mostra al Palazzo del Podestà.
Il curatore dell’esposizione è un personaggio conosciutissimo nel mondo dell’arte internazionale. Infatti lo statunitense Timothy Verdon è considerato tra i maggiori studiosi di arte sacra nel nostro paese. Sacerdote, vive da molti anni a Firenze, dove dirige sia l’Ufficio Diocesano dell’Arte Sacra e dei Beni Culturali Ecclesiastici, sia il Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore.
Autore di libri e articoli in italiano e inglese sul tema dell’arte sacra, è stato Consultore della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa.
La mostra prende il titolo dalla frase del profeta Amos scritta nella Bibbia: "Come un pastore salva dalla gola del leone due zampe o un brandello d’orecchia, così saranno salvati i figli d’Israele". Dunque un'esposizione che affronta il tema della spiritualità dell’uomo e che vuole celebrare il sacro all’interno di un mondo sempre più secolarizzato.
I 4 artisti nella loro diversità di stile e di materie utilizzate, affrontano il reale con gli occhi della mistica, cercando di superare la nostra temporalità rompendo il velo che divide la nostra quotidianità dall'eternità di Dio.
Un evento culturale di grande richiamo e fascino sia per la bellezza delle opere che saranno proposte al suo interno, sia per la bravura degli artisti che intendono illuminare il nostro cammino interiore.
Per la prima volta Montevarchi ospiterà anche alcune opere del figlinese Lorenzo Bonechi, scomparso giovanissimo, ma considerato uno degli artisti più importanti del ‘900 toscano. Bonechi esordisce nel 1982 in alcune mostre collettive ispirate alle ricerche della "Pittura Colta". Dal 1984 seguono numerose esposizioni all'Hirshhorn Museum di Washington, all' Akron Art Museum di Akron, Ohio, alla Tate Gallery di Londra, al National Museum of Modern Art di Tokyo e al National Museum of Art di Osaka.
Nel 1985 esordisce con la sua prima mostra personale presso la Galleria Carini di Firenze, poi allestita anche alla Fabian Carlsson Gallery di Londra e alla Sharpe Gallery di New York.
Invitato alla 46ª Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, celebrata nel 1995, muore improvvisamente il 23 novembre 1994
Frank Dituri, figlio americano di immigrati italiani, divide il suo tempo tra l'Italia e New York.
È un fotografo che ama trasformare l'ovvio in immagini che rasentano incertezza e mistero.
Dopo aver insegnato alla facoltà di Long Island University, CW Post ora opera nel dipartimento artistico della Libera Accademia di Belle Arti di Firenze.
Il suo lavoro è continuamente esposto in tutto il mondo in molti musei e gallerie d'arte come la Biennale di Venezia, l'Hudson River Museum, a New York; Galerie Seine 51, Parigi; Galleria fotografica di Sirius Aidem, Tokyo; Centro di arte contemporanea, Nuova Zelanda; Palazzo delle Esposizioni, Roma; MOMA di Mosca.
Le sue immagini sono state riviste e rappresentate in molte prestigiose pubblicazioni internazionali, tra cui il New York Times, la rivista Harpers, la rivista Zoom, la Nippon Camera e il Corriere Della Sera.
Luigi Fatichi è nato a Fucecchio dove risiede ed ha lo studio.
Ha frequentato la Scuola d’Arte di Lucca e il Liceo Artistico di Firenze.
Sempre nel capoluogo toscano, i è diplomato all’Accademia di Belle Arti ed ha seguito il corso di studi alla Facoltà di Filosofia.
Già redattore delle riviste Erba d’Arno e Almanacco Bilenchi, ha progettato la veste grafica di entrambe.
Nel 2010 è stato nominato membro dell’Accademia di Belle Arti del Disegno di Firenze.
Mauro Manetti è nato a San Miniato ed è originario di Corazzano, una frazione dello stesso comune.
Ha compiuto studi superiori a Firenze e successivamente si è diplomato all’Accademia di Belle Arti del capoluogo toscano.
Dalla fine degli anni 90 la sua ricerca artistica si è maggiormente definita, approfondendo il rapporto tra uomo e natura, anche attraverso il recupero di iconografie classiche.
Attualmente dirige la LABA (Libera Accademia di Belle Arti di Firenze).
Vive e lavora tra Montespertoli ed Empoli (FI) dove è impegnato nella promozione dell’arte e della cultura.
La mostra “Dalla gola del leone” resterà aperta fino al 27 maggio nei seguenti orari: ore 10-13 e 1 6-19 chiusa il lunedì e il martedì.
Ingresso gratuito.
Una mostra veramente da non perdere.
(Le informazioni sugli artisti e sul curatore della mostra sono tratte da wikipedia).